sabato 11 novembre 2017

Le agenzie militari d’intelligence americane sono state influenti su 1.800 tra film e programmi televisivi

Esclusiva: Documenti svelano come Hollywood promuova la guerra per conto del Pentagono, CIA e NSA

DI TOM SECKER E MATTHEW ALFORD

Pubblicato da INSURGE INTELLIGENCE, un progetto di giornalismo investigativo per le persone e il pianeta. Date supporto a INSURGE per continuare a scavare dove altri temono di inoltrarsi.

Le agenzie militari d’intelligence americane sono state influenti su 1.800 tra film e programmi televisivi
Tom Secker e Matthew Alford riferiscono le loro scoperte sorprendenti setacciando migliaia di nuovi documenti militari e dell’intelligence americani, ottenuti nell’ambito del Freedom of Information Act.
I documenti rivelano per la prima volta il controllo su vasta scala del governo statunitense nell’ambiente di Hollywood, compresa la capacità di manipolare i copioni o addirittura impedire la produzione di film troppo critici nei confronti del Pentagono – per non parlare dell’influenza degli ultimi anni su alcuni dei più famosi franchise cinematografici.
Ciò solleva nuove domande, non solo sul funzionamento della censura nel settore dell’intrattenimento moderno, ma anche sul ruolo poco noto di Hollywood come macchina propagandistica per l’apparato della sicurezza nazionale statunitense.
Quando abbiamo dato un’occhiata per la prima volta alla relazione tra politica, film e televisione alla fine del XXI secolo, abbiamo accettato il parere condiviso che un piccolo ufficio al Pentagono aveva, su richiesta, assistito alla produzione di circa 200 film in tutta la storia dei media moderni, con input minimo sui copioni.
Quanto siamo stati inconsapevoli. Più appropriatamente, quanto eravamo ingannati. Recentemente abbiamo acquisito 4.000 nuove pagine di documenti dal Pentagono e dalla CIA nell’ambito del Freedom of Information Act. Consideriamo questi documenti il colpo definitivo.
Questi documenti dimostrano per la prima volta che il governo degli Stati Uniti ha operato dietro le quinte su oltre 800 film importanti e su più di 1.000 titoli televisivi.
La precedente miglior stima, in un asciutto libro accademico del 2005, era che il Pentagono avesse operato su meno di 600 film e su una manciata di spettacoli televisivi non specificati.
Jon Voight in Transformers – in questa scena, subito dopo che le truppe americane sono state attaccate da un robot Decepticon, il collegamento Philadelphia del Pentagono Hollywood ha inserito la linea ‘Portare a casa’, concedendo ai militari una qualità protettiva e paternalistica, quando in realtà il DOD fa piuttosto il contrario.
Si presumeva che il ruolo della CIA fosse stato solo su una dozzina di produzioni, fino alla pubblicazione dei libri molto validi di Tricia Jenkins e Simon Willmetts nel 2016. Ma anche allora sono stati omessi o sottovalutati casi importanti, tra cui La guerra di Charlie Wilson (n.d.T. titolo originale, Charlie Wilson’s War) e Ti presento i miei(n.d.T. titolo originale, Meet the Parents).
Jon Voight in Transformers – in questa scena, subito dopo che le truppe americane sono state attaccate da un robot Decepticon, l’intermediario tra il Pentagono e Hollywood, Phil Strub, ha inserito la battuta ‘Bring‘em home’ (n.d.T. ‘Riportiamoli a casa’), assicurando alle forze armate un attributo paternalista di protezione, quando in realtà il DOD fa piuttosto il contrario.
Assieme alla vasta scala di queste operazioni, il nostro nuovo libro National Security Cinema spiega come il coinvolgimento del governo statunitense includa anche le riscritture di copioni di alcuni dei film più importanti e più popolari, tra cui James Bond, il franchise dei Transformers e i film degli universi cinematografici Marvel e DC.
Un’influenza simile è esercitata sul tipo di TV che riceve appoggio dalle forze militari, e va da Hawaii Five-O a America’s Got Talent, Oprah e Jay Leno a Cupcake Wars, assieme a numerosi documentari di PBS, History Channel e BBC.
National Security Cinema rivela anche come decine di film e spettacoli televisivi siano stati appoggiati e influenzati dalla CIA, tra cui il film d’avventura Operazione tuono (n.d.T. titolo originale, Thunderball) di James Bond, il thriller di Tom Clancy Giochi di potere (n.d.T. titolo originale, Patriot Games) e film più recenti, tra cui Ti presento i miei e Salt.
La CIA ha anche contribuito a realizzare un episodio di Top Chef presentato a Langley, con l’allora direttore della CIA, Leon Panetta, mostrato nell’atto di saltare il dessert per occuparsi di questioni essenziali. Questa scena era reale, o è stata un enunciato accentuato a favore della telecamera?
James Bond e Domino vengono salvati in aereo e skyhook che è stato prestato alla produzione dalla compagnia frontale CIA Intermountain Aviation – Thunderball.
James Bond e Domino vengono salvati per mezzo di un aereo e gancio verricello prestato alla produzione dalla società di facciata della CIA Intermountain Aviation – Operazione tuono
 
La censura politica di Hollywood realizzata dalle forze armate
Quando un autore o un produttore tratta con il Pentagono e chiede l’accesso agli asset militari per l’assistenza alla realizzazione di un film, devono presentare il proprio copione agli uffici di collegamento per l’intrattenimento, affinché sia sottoposto a verifica. In definitiva, l’uomo che pone la parola finale è Phil Strub, il collegamento principale con Hollywood presso il Dipartimento della Difesa (DOD) (n.d.T. Department of Defense)
Se ci sono personaggi, azioni o dialoghi che il DOD non approva, allora il regista deve apportare modifiche per soddisfare le richieste delle forze armate. Se ci si rifiuta, allora il Pentagono fa fagotto dei suoi giocattoli e si va a casa. Per ottenere la piena collaborazione, i produttori devono firmare contratti – Production Assistance Agreements - che li costringono a utilizzare una versione del copione approvata dalle forze militari.
Ciò può portare a discutere se gli attori e i registi sono estemporanei o improvvisano al di fuori della sceneggiatura approvata. Sul set all’Edwards Air Force Base, durante la ripresa di Iron Man, c’è stato un acceso diverbio tra Strub e il regista Jon Favreau.
Favreau voleva che un personaggio delle forze armate dicesse la battuta, ‘People would kill themselves for the opportunities I have’ (n.d.T. ‘La gente si ucciderebbe pur di ottenere le mie opportunità’), ma Strub ha obiettato. Favreau sosteneva che la battuta dovesse restare nel film, e secondo Strub:
‘Il suo volto arrossiva sempre più, mentre la mia irritazione montava. Era abbastanza imbarazzante e poi con rabbia ha affermato: “Be’, e se camminassero sui carboni ardenti?” Ho detto, “bene”. Era così sorpreso che fosse così facile.’
Alla fine, la battuta sulla quale si è giunti a compromesso non è apparsa a film ultimato.
Una delle diverse scene per Iron Man è ripresa nella Base di Edwards Air Force.
Sembra che qualsiasi riferimento al suicidio nelle forze armate – perfino un commento estemporaneo in un’avventura di supereroi basata su azione e commedia–sia qualcosa che l’ufficio del DOD per Hollywood non consentirà. È comprensibilmente un argomento sensibile e imbarazzante, quando in alcuni periodi della ‘guerra al terrorismo’ in continua espansione e sempre più inutile, più militari americani si sono uccisi, rispetto ai morti in combattimento. Ma perché in un film relativo a un uomo che costruisce la sua armatura a mo’ di tuta volante, non dovrebbe essere incluso neanche per scherzo?
Un’altra sortita in una battuta censurata dal DOD è derivata dal film di James Bond Tomorrow Never Dies (n.d.T. il titolo della versione italiana è Il domani non muore mai).
Quando Bond sta per effettuare un salto HALO(1) da un aereo per il trasporto militare, si comprende che atterrerà in acque vietnamite. Nel copione originale di Bond, l’assistente della CIA scherza, [affermando – aggiunta del traduttore] ‘You know what will happen. It will be war, and maybe this time we’ll win.’ (n.d.T. ‘Sa cosa succederà. Sarà guerra, e forse questa volta la vinceremo’). Questa battuta è stata rimossa su richiesta del DOD.
Curiosamente, Phil Strub ha negato che vi fosse qualsiasi tipo di sovvenzione per Il domani non muore mai (n.d.T. titolo originale, Tomorrow Never Dies), mentre Lawrence Suid, studioso preminente del settore, elenca la connessione al DOD unicamente sotto ‘Unacknowledged Cooperation’ (n.d.T. ‘Cooperazione non riconosciuta’).
Ma il DOD viene accreditato alla fine del film e abbiamo ottenuto una copia del Production Assistance Agreement tra i produttori e il Pentagono. La versione approvata dal DOD della scena HALO de Il domani non muore mai. 

Il Vietnam è evidentemente un altro argomento delicato per le forze armate statunitensi, che hanno anche rimosso un riferimento alla guerra dalla sceneggiatura di Hulk (2003). Mentre i militari non sono accreditati alla fine del film, su IMDB o nel database personale del DOD dei film tollerati, abbiamo acquisito un dossier dai Marine Corps degli Stati Uniti, che descrive in dettaglio i loro cambiamenti ‘radicali’ nel copione.
Ciò includeva la trasformazione del laboratorio dove Hulk viene creato, per caso fortuito, in un impianto non militare, la trasformazione del direttore del laboratorio in un personaggio ex militare e il mutamento del nome in codice dell’operazione militare per catturare Hulk da ‘Ranch Hand’ a ‘ Angry Man’.
‘Ranch Hand’ è il nome di una vera operazione militare che ha visto l’US Air Force scaricare milioni di galloni(2) di pesticidi e altri veleni sulla campagna vietnamita, rendendo avvelenati e infertili milioni di acri(3) di terreno agricolo.
Vi è stata anche la rimozione del dialogo che si riferisce a ‘tutti quei ragazzi, cavie, che muoiono per la radiazione e per la guerra batteriologica’, un apparente riferimento a esperimenti militari segreti su soggetti umani.
I documenti che abbiamo ottenuto mostrano ulteriormente che il Pentagono ha il potere di fermare la produzione di un film, rifiutando o ritirando la sovvenzione. Alcuni film come Top Gun, Transformers e Act of  Valor dipendono talmente dalla cooperazione militare, da non poter essere realizzati senza essere stati sottoposti a questo processo. Altri non l’hanno passata così liscia.
Il film Countermeasures è stato respinto dai militari per diverse ragioni e, di conseguenza, non è mai stato prodotto. Uno dei motivi è che il copione includeva riferimenti allo scandalo Iran-Contra e, non appena Strub lo ha visto, [ha ribattuto – aggiunta del traduttore] ‘Non abbiamo bisogno di… ricordare al pubblico l’affare Iran-Contra’.
Allo stesso modo Fields of Fire e Top Gun 2 non sono mai stati prodotti perché non potevano ottenere sovvenzione militare, anche a causa di aspetti politicamente controversi nei copioni.
Questa censura ‘morbida’ interessa anche la TV. Ad esempio, un documentario ideato da Louis Theroux riguardante il reclutamento nei Marine Corps è stato respinto e, di conseguenza, non è mai stato prodotto.
È impossibile sapere esattamente quanto sia diffusa questa censura dell’intrattenimento da parte militare, perché molti incartamenti sono ancora nascosti. La maggior parte dei documenti che abbiamo ottenuto sono rapporti simili ad agenda, provenienti dagli uffici di collegamento con il settore dell’intrattenimento, che raramente riferiscono i mutamenti nel copione, e mai in modo esplicito e dettagliato. Tuttavia, i documenti rivelano proprio che il DOD richieda uno screening in anteprima di qualsiasi progetto, al quale viene data sovvenzione, e talvolta apporta modifiche anche dopo che una produzione è stata confezionata.
I documenti registrano anche la natura proattiva delle operazioni delle forze militari a Hollywood e che si stanno trovando modalità di coinvolgimento nelle fasi iniziali dello sviluppo, ‘quando i personaggi e le storie sono comodamente configurati a vantaggio dell’esercito.’
L’influenza del DOD sulla cultura popolare può essere riscontrata in tutte le fasi della produzione, perché è accordata loro la medesima autorità dei più importanti funzionari di studio.
Agencywood: L’influenza di CIA e NSA sui copioni dei film
Nonostante la presenza di un numero di gran lunga minore di asset cinematografici, la CIA è stata in grado di influenzare notevolmente alcuni progetti ai quali è stata data sovvenzione (o per i quali è stata negata).
Non esiste un processo ufficiale di revisione dei copioni da parte della CIA, ma Chase Brandon, funzionario di collegamento di lunga data dell’Agenzia per il settore dell’intrattenimento, è riuscito a inserirsi nelle prime fasi del processo di scrittura in diverse produzioni televisive e cinematografiche. Le nuove reclute arrivano presso la struttura per la formazione della CIA “la Fattoria” in La regola del sospetto (n.d.T. titolo originale, The Recruit).

Brandon ha fatto ciò nel modo più evidente nel thriller di spionaggio La regola del sospetto, nel quale un nuovo agente della CIA deve passare per la formazione presso “la Fattoria” – un mezzo evidente per introdurre il pubblico in quel mondo e fornire uno sguardo da dietro le quinte. La trattazione della storia originale e le prime versioni del copione sono state scritte da Brandon, sebbene venga accreditato nel film come consulente tecnico, insabbiando la sua influenza sul contenuto.
La regola del sospetto include battute sulle nuove minacce del mondo post-sovietico (assieme a quella grande giustificazione scellerata per un bilancio della difesa di 600 miliardi di dollari), congiuntamente alla confutazione dell’idea che la CIA non abbia impedito l’11 settembre. E ripete l’adagio che ‘i fallimenti della CIA si conoscono, ma i suoi successi no’. Tutto ciò ha contribuito a propagare l’idea che l’Agenzia sia un attore ben disposto e razionale in un mondo caotico e pericoloso.
La CIA è anche riuscita a censurare i copioni, rimuovendo o cambiando sequenze che non si voleva far vedere al pubblico. A riguardo di Mark Boal, sceneggiatore di Zero Dark Thirty, ‘ha verbalmente condiviso’ il suo copione con i funzionari della CIA ed è stata rimossa la scena in cui un ufficiale ubriaco della CIA apre il fuoco con un AK-47 da un tetto a Islamabad ed è stato tolto l’uso dei cani dalle scene di tortura.
In un film molto diverso, la commedia romantica Ti presento i miei, Brandon ha chiesto di cambiare una scena in cui il personaggio di Ben Stiller scopre il nascondiglio segreto di Robert De Niro (il futuro suocero di Stiller). Nella sceneggiatura originale Stiller trova su una scrivania manuali della CIA sulla tortura, ma Brandon li ha sostituiti con fotografie di Robert De Niro con vari dignitari.
Ben Stiller scopre che Robert De Niro lavora per la CIA – Meet the Parents.
Infatti, la capacità della CIA di influenzare i copioni cinematografici risale ai suoi primi anni di attività. Negli anni ’40 e ’50, è stato impedito qualsiasi riferimento in merito in film e televisione, fino al film Intrigo internazionale (n.d.T. titolo originale, North by Northwest) del 1959. Ciò includeva richieste respinte di sovvenzione alla produzione, il che significava che alcuni film non sono mai stati prodotti e che sono stati censurati tutti i riferimenti alla CIA nel copione per la commedia di Bob Hope, L’avventuriera di Tangeri (n.d.T. titolo originale, My Favourite Spy).
La CIA ha addirittura sabotato una serie di documentari previsti sull’OSS, il suo predecessore, concentrando gli asset su CBS per sviluppare una produzione rivale, per imporsi con la forza sulla più piccola casa cinematografica fuori dal mercato. Una volta raggiunto questo obiettivo, l’Agenzia ha staccato la spina anche alla serie TV di CBS, assicurando che le attività dell’OSS rimangano al riparo dall’esame minuzioso del pubblico.
Mentre poco si sa sulle attività dell’NSA nel settore dell’intrattenimento, abbiamo trovato indicazioni dell’adozione di simili tattiche alla CIA e al DOD.
Le email interne all’NSA mostrano che i produttori di Nemico pubblico (n.d.T. titolo originale, Enemy of the State) sono stati invitati a più visite guidate al quartier generale dell’NSA. Quando è stato utilizzato un elicottero per filmare riprese aeree di Fort Meade, l’NSA non ha impedito loro di usarle nel film.
Secondo un’intervista del 1998 con il produttore Jerry Bruckheimer, il copione è stato cambiato su richiesta dell’NSA, in modo che i misfatti fossero azioni di un ufficiale dell’NSA mela marcia, e non dell’agenzia in generale.
Bruckheimer ha dichiarato:
Penso che i dipendenti dell’NSA saranno soddisfatti. Certamente non sono rappresentati così malvagi come potrebbero esserlo. L’NSA non è il cattivo.
Quest’idea di utilizzare il cinema per addossare la colpa per problemi su agenti canaglia isolati o mele marce, evitando così qualsiasi idea di responsabilità sistemica, istituzionale o penale, non sta nella strategia di gioco della CIA e del DOD.
Quartier generale dell’NSA a Fort Meade – Nemico pubblico.
Insomma, stiamo dando un’occhiata a un apparato di propaganda vasto e militarizzato, operante in tutto il settore dello spettacolo su schermo negli Stati Uniti.
Non è proprio un censore ufficiale, in quanto le decisioni sui copioni sono prese volontariamente dai produttori, ma ciò rappresenta una pressione importante e poco riconosciuta in merito al tipo di narrazioni e di immagini che vediamo sui grandi e piccoli schermi.
Nelle società [cinematografiche – aggiunta del traduttore] già desiderose di fare utilizzo del nostro hard power all’estero, plasmare la nostra cultura popolare per promuovere la mentalità pro-guerra è un aspetto che deve essere tenuto in seria considerazione.
Tom Secker e Matthew Alford hanno scritto insieme il nuovo libro, National Security Cinema: The Shocking New Evidence of Government Control in Hollywood.
Secker è un autore britannico che copre i servizi inerenti la sicurezza, Hollywood e la storia del terrorismo. Gestisce il blog SpyCulture che può essere sostenuto tramite Patreon.com. Il suo lavoro è stato seguito da The Mirror, Express, Salon, TechDirt e in altre sedi.
Il Dr. Alford è ricercatore con incarico di insegnamento presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Linguaggio e Studi Internazionali dell’Università di Bath. Il suo film documentario basato sulla sua ricerca, The Writer with No Hands, è stato mostrato in anteprima nel 2014 in occasione di Hot Docs a Toronto e si è aggiudicato il secondo posto all’Ammar Popular Film Festival di Teheran.
 
Tom Secker e Matthew Alford
 
Fonte: https://medium.com/
Link: https://medium.com/insurge-intelligence/exclusive-documents-expose-direct-us-military-intelligence-influence-on-1-800-movies-and-tv-shows-36433107c307
https://comedonchisciotte.org/esclusiva-documenti-svelano-come-hollywood-promuova-la-guerra-per-conto-del-pentagono-cia-e-nsa/
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di NICKAL88
 
Note a cura del traduttore
  • Halo è un acronimo che sta per High Altitude Low Open (Alta Altitudine Bassa Apertura). È una tecnica di lancio paracadutistico militare da incursione usato dai corpi speciali per infiltrarsi in zone nemiche senza essere avvistati; normalmente la squadra è munita di GPS personale e NVG (Night Vision Goggles – Occhiali per la visione notturna). Il salto è effettuato da circa 10.000 metri con bombola di ossigeno e tuta termica. Oppure, prima del lancio il paracadutista respira per 30-40 minuti ossigeno puro, così da saturare il flusso di sangue, evitando l’uso della bombola, che se usata in maniera errata può causare l’embolia. L’apertura avviene a circa 300 metri di altezza dal suolo in modo da privilegiare la velocità a scapito della distanza percorribile in aria. Nel linguaggio militare italiano spesso ci si riferisce a questa tecnica con l’acronimo T.C.L (Tecnica Caduta Libera).
  • Gallone: col termine gallone (abbreviato gal) si identificano alcune unità di misura di capacità utilizzate generalmente per i liquidi. Il gallone non fa parte del Sistema Internazionale di unità di misura ma è tuttora comunemente utilizzato, pur con valori differenti, in paesi come Regno Unito e Stati Uniti d’America. Negli Stati Uniti si usa il gallone americano (U.S. gal) o U.S. liquidgallon:
    1 U.S. liquid gallon = 3,785411784 L
    1 U.S. liquid gallon = 0,832674 Imp gal
    Nel Regno Unito si utilizza, insieme al litro, anche il gallone imperiale (Impgal) o gallone inglese:
    1 Impgal = 4,54609 L
    1 Impgal = 1,200499 U.S. gal
  • Acro è una delle unità di misura (simbolo ac) usate per le superfici. È utilizzato dal Sistema imperiale britannico e dal sistema consuetudinario statunitense. Gli acri usati più comunemente ai giorni nostri sono quelli internazionali. Un acro corrisponde a 43.560 (66 × 660) piedi quadrati, a 4.840 (22 × 220) iarde quadrate e cioè dieci catene quadrate, equivalenti a 4.046,85642 m².

 

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