Da anni ogni 28 ottobre si riversa a Predappio un aggregato di pagliacci in maschera
Non sarà ora di smetterla ?
Accade da anni ogni 28 ottobre.
A Predappio si riversa un aggregato
multicolore di pagliacci.
Facce che non vedi tutto l’anno ,
perchè per
“la politica attiva non hanno tempo “,
ma che son “Fascisti dentro” e non potrebbero mai mancare
, - parole loro- di
“andare a dar un saluto allo zio Benito”
La macchina organizzativa parte
circa un mese prima :
sms, messaggi, passaparola, col ras di turno che
ammonisce tutti i suoi compari “di
non mancare” ,
di “esserci assolutamente” .
Si preparano gli striscioni, magari col
nome della propria città ,
perchè quando faranno i filmati , potranno dire d’esser stati “presenti”
Si preparano le improvvisate divise, -
rigorosamente nere- ,
gli stivali, i fez, giusto per
“distinguersi dalla massa” , da quei tanti – umili,onesti
e in buona fede-
che quel
giorno si recano a far visita al Padre della Patria .
Ma che ogni anno si trovan
davanti questi improvvisati
condottieri in maschera pronti e decisi a
far la “rivoluzione” , a far comizi
urlanti all’ interno del Cimitero,
magari con qualche parolaccia
che
scappa, ma che va bene lo stesso,
perchè rende il discorso più “duro” .
E le urla finali, gli “ejaeja” , i
“W il Duce” con la voce che -inevitabilmente-
tradisce
che, oltre ad aver
fatto il pieno di benzina per arrivare a
Predappio, si è fatto pure il pieno di vino .
Qui il giornalista di Rai 3 o Repubblica trova pane per i suoi denti
e sa
chi andare ad intervistare :
“storici improvvisati” , ragazzotti in maschera
che candidamente
ammettono di votare Lega o 5 stelle , macchiette d’avanspettacolo.
Ma non è finita , c’è il pranzo .
Tra rutti e alzate di calici ripartono gli
“ejaeja” e i “saluti al Duce” :
una giornata di "festa" va
onorata a
dovere, perchè poi domani si torna
alla vita grigia
e anonima di tutti giorni.
E poi l’atto finale del “giorno da leoni”,
lo shopping :
busti e magliette , calendari e cappelli .
Di libri ,- chiaramente – non se ne
parla nemmeno .
Anni fa la Guardia d' Onore - di cui facevo parte- il 28 ottobre
Anni fa la Guardia d' Onore - di cui facevo parte- il 28 ottobre
non montava di proposito per
esser d' esempio a taluni pagliacci .
Mi ricordo che a un tale, che aveva
decisamente esagerato e offeso la
Guardia d’ Onore, un 28 ottobre venne rotto un braccio . . .
Troppo pesante ? Forse no .
Non ce ne vogliano tutti coloro che
si recano a render omaggio a
Benito Mussolini con Rispetto e Decoro,
ma
sembra davvero che un innato senso della
ridicolaggine faccia fatica ad essere estirpato .
Ognuno di noi si faccia una domanda e si
risponda da solo :
“Quando andate a trovare i Vostri Defunti
, ci andate vestiti da carnevale ?
Non sarà ora di smetterla?
AVANGUARDIA BERGAMO
Quando ci vado io non ci sono anniversari ne sfilate mascherate, ma un rigoroso silenzio, preghiera ed ammirazione per un uomo che diete tanto senza mai chiedere nulla se non di poter amare il "SUO POPOLO".
RispondiEliminaSono d'accordo al 1000%1000 con te....
RispondiEliminaAnch'io sono un ex GDO,mi aggregavo alla delegazione proveniente da Luino,poiché unica Guardia presente in Romagna,e confermo e approvo quanto hai affermato!
Carlo Finelli
PAGLIACCI CHE SI DEFINISCONO E SI SENTONO FASCISTI SOLO DAVANTI ALLA TOMBA DEL DUCE BASTA CON QUESTE CARNEVALATE ,,,
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