"Quello che vede sopra è mio Nonno,
DONEDA ERNESTO UCCISO IL 30 LUGLIO 1944
- a tradimento- dai partigiani.
E questa è in breve la sua storia : di mio Nonno, ma anche di mio Padre - Guido- , di mio Zio Albino e di mia Nonna Giovanna.
Questa è la storia in breve.
Pensi che l'anpi per anni scrisse di mio nonno
liquidandolo come una "spia fascista",
fin quando (semmai ce ne fosse stato bisogno!),
qualche anno fa,
un ragazzo coraggioso - e non di certo fascista
pubblicò (col contributo di mia Mamma)
su un giornale locale la verità,
- che andava a distruggere la menzogna dell'anpi.
Questo per dire , sig. Fiano
che tanti e tanti , oltre a me, hanno avuto dei morti in famiglia nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Come li ha avuti lei.
Ma io - a differenza sua - non mi sognerei MAI
di usare mio Nonno, per condurre una campagna liberticida
verso le Idee e La Libertà di Pensiero,
oltretutto a favore di una ben determinata parte politica.
MAI, anche avendo il "potere" che lei ha,
andrei a chiedere 2 anni di galera per chi saluta a pugno chiuso,
o per chi vende ciondoli con la falce e martello.
E MAI starei a piagnucolare continuamente in pubblico sui Miei
Morti di famiglia.
Perchè è anche- e SOPRATTUTTO-
QUESTIONE DI STILE
Siamo nel 2017
L'Italia è invasa e sta morendo di fame
senza SOVRANITA' POLITICA, MONETARIA E MILITARE
accerchiata da 113 basi NATO
DI CERTO LA SUA INSULSA PROPOSTA DI LEGGE
SARA' IL PLACEBO PER I PIAGNISTEI
E LA "VITTORIA" GIACOBINA DI UNA PARTE POLITICA
MA LO SCONFITTO SARA' - COME SEMPRE -IL POPOLO ITALIANO.
"Nec ridere, nec lugere, sed intelligere"
Se ne faccia una ragione, sig. Fiano
LE IDEE NON SI PROCESSANO
Bruno Doneda - Bergamo
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