CRISTIAN PERTAN, "BOCCIA"
01-06-1974 01-01-2005
La carriera militare lo tiene lontano da casa ma appena possibile, nei fine settimana, Cristian torna dai suoi a Trieste e soprattutto nella sua amata Istria. Nel frattempo Cristian, ormai da tutti soprannominato “Boccia” per la sua testa rotonda e liscia, impara a suonare la chitarra e nel suo ormai costante ed ostinato sforzo di divulgazione della storia della sua terra, fonda con Nello ed altri amici il gruppo dei “Non nobis domine”, che dà vita a canzoni come “Mas 96” e “Terra Rossa”, divenute celebri nell’ambiente della musica alternativa.
Nonostante la sua giovane età “Boccia” ha letto e studiato molto, per sua passione e curiosità verso il mondo e la società umana, è conosciuto da molti come una persona ricca, di grande cultura ed eccezionale ricchezza spirituale.
All’alba dell’anno 2005, a metà strada tra i 30 e i 31 anni, in uno dei periodi più felici della sua vita, Cristian Pertan se ne va inaspettatamente, in sella al suo motorino tanto vecchio e lento da sembrare innocuo, ironia della sorte proprio in una via intitolata ad un patriota istriano. Dopo l’ennesima serata coi suoi amici, dopo l’ennesimo periodo di ritorno a casa, per l’irresistibile richiamo della sua terra, Cristian parte così, stavolta senza salutare, stavolta per una missione più grande, per un viaggio più lungo.
Il sentirsi e professarsi istriano era per Cristian un'autentica MISSIONE. Come capitano della Folgore viaggiava molto ed incontrava parecchie persone. Questo gli ha permesso di far conoscere a tanti in giro per l'Italia l'esistenza di un lembo di terra tanto affascinante e ricco di tradizioni, ma soprattutto un territorio dalla storia tormentata, strappato all'Italia da un ingrato destino. E' stato grazie a Cristian che molti, prima disinteressati o inconsapevoli, si sono appassionati alla storia d'Istria, di Fiume e della Dalmazia; è stato grazie al suo impegno che tanti giovani figli o discendenti di esuli hanno riscoperto le proprie radici, è stato grazie alla sua tenacia che non solo a livello locale si è ricominciato a parlare più diffusamente di storia e cultura della Venezia Giulia, ancor prima dell'istituzione del Giorno del Ricordo. Ne sono un esempio le tante curve calcistiche che, indipendentemente dai gemellaggi e dall'eventuale "colore" politico, hanno sventolato in questi anni le bandiere azzurre con la capretta istriana e continuano oggi a farlo.
Tutto questo, per Cristian, non aveva nulla a che fare con la politica, era una pura e vera ragione di vita.
Questa è la MISSIONE che Cristian Pertan ha voluto adempiere fino all'ultima ora!
Questa è la MISSIONE che l'Associazione Culturale Cristian Pertan porterà avanti in suo nome.
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TRATTO DAL SITO
dell' Associazione Culturale Cristian Pertan
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