giovedì 5 gennaio 2017

BARACK OBAMA, IL PERDENTE DELL'ANNO 2016

 


di Carlos Santamaria
 
La risposta assertiva di Vladimir Putin alla sconsiderata corsa verso le sanzioni alla Russia, realizzata da Obama nell’agonia del suo mandato, ha provocato una reazione importante negli Stati Uniti perché, da varie interviste realizzate, viene indicato che molte persone negli USA preferirebbero avere un personaggio come il governante moscovita, nella presidenza di questo paese, piuttosto che lo stesso Obama.
Questo perchè che l’attuazione politica del presidente, destinato ad uscire di scena nei prossimi giorni , è stata una debacle per tutta la nazione USA, visto che ogni suo passo effettuato, si è tramutato in una sconfitta importante per questo personaggio e quello che lui rappresenta.

I fatti comprovano questa affermazione:
1) In Ucraina Obama ha cercato di costituire un governo pro occidentale attraverso un colpo di stato e l’assassinio del suo presidente legale, riuscendo esattamente a creare una crisi tale che ha finito con determinare il mandato ad un oligarca debole, minaccioso, indeciso, con un territorio diviso in due (Kiev-Donbás), e con la Crimea integrata come parte della Russia attraverso un referendum maggioritario della popolazione, svoltosi in quel paese.
2) L’appoggio al terrorismo yihadista fornito al Daesh ed Al Nusra, creati per sua iniziativa assieme alla Hillary Clinton, ha determinato il massacro di più di mezzo milione di persone in Siria ed Iraq, fomentando lo sgozzamento di civili e soldati, la bruciatura in falò di bambini ed adulti, la violenza e stupri su donne e bambine, la tortura ai militari ed anziani, barbarie totale provocata grazie al suo auspicio. Questo significa che , il Premio Nobel della Pace gli fu concesso come un riconoscimento ad essere ricordato come “Il Signore della Guerra.”
3) Militarmente (gli USA) hanno perso gran parte del loro potere nel Medio Oriente e la Coalizione, un gruppo che comprende una ventina di paesi con potenze incluse come Francia, Germania, Gran Bretagna, non ha avuto alcun ruolo determinante nella guerra contro i takfiri, per quanto il suo successo sia stato segnato nel massacro avvenuto di civili e di soldati iracheni o siriani.
4) Elettoralmente ha fallito nell’appoggio dato alla Clinton, una delle ragioni definitive per la sua sconfitta , facendo in modo che Donald Trump, il supposto pagliaccio debole, abbia potuto assestare una contundente stangata elettorale di forma tale che ha perso la continuità della sua politica guerrafondaia sostenuta per opera della Hillary.
5) Mediáticamente, neanche il tentativo di incolpare la Russia della sconfitta è servito e neppure ha potuto apportare alcuna prova credibile e la maggioranza di Media hanno finito per sputtanarsi come strumenti al servizio della falsa propaganda e con minima credibilità. Ad un presunto hackeraggio èstato risposto con una domanda molto dura: un paese esperto in montare colpi di Stato, sobillare le basi della sovranità di altri stati, rovesciare governi e operare attraverso lo stesso hackeraggio, manipolare conti, distruggere dati, intervenire nei sistemi computerizzati, adesso si inorridisce di quello che è stato il suo emblema?
6) Uno dei fallimenti più grandi è stato il tentativo di debilitare l’Iran, a dispetto dell’Accordo ottenuto grazie all’alta diplomazia iraniana, supportato anche nel G5+1, promulgando sanzioni commerciali, economiche, culturali, politiche, tra le altre, col fine di provocare una crisi interna della nazione persiana, cosa questa che non ha potuto ottenere. Al contrario, ha sospinto detto paese a diventare come uno degli attori principale nella risoluzione della pace in Medio Oriente.
7) Il suo finanziamento e supporto all’Arabia Saudita nell’aggressione contro la nazione yemenita è risultato in un fiasco macabro perché quel paese si è opposto tenacemente, riuscendo a ribaltare il risultato militare atteso dagli Usa, sostenendo una battaglia disuguale benché di dignità nazionale che ha mostrato la debolezza dei regimi delle monarche del Golfo, appoggiate dagli USA e dall’Occidente.
8) L’astensione nella condanna all’ONU di Israele, dovuta agli insediamenti coloniali in Palestina, è un semplice strumento demagogico col fine di lasciare Donald Trump in una crocevia, corroborato dalla posizione repubblicana che esige di ritirare detto progetto approvato.
Esistono molti altri argomenti aggiuntivi che dimostrano il danno propiziato agli USA dall’amministrazione Obama, senza contare sulla crisi infrastrutturale, sociale, razziale, politica, della nazione nordamericana, tutti quei fattori che la trasformano nel gran perdente mondiale per l’anno2016.
Occorre ricordare che i principi dell’Eccezionalità, della Diplomazia Ipocrita, della colpevolezza senza accertamento, il disprezzo al contrario, il principio dell’autosufficienza, sono fondamenti che completano detta caduta di credibilità . Se si unisce a questo l’effetto di una personalità con dinamica negativa per sé stessa e per lo stesso pianeta, nel contesto di un discorso incoerente con la realtà, si deve pensare che il destino della sua sconfitta era segnato.
Tuttavia, questa stessa personalità può portarlo a postulare altri quattro anni in più a detto mandato, qualora non esistessero altre figure di alto livello per tale prestigioso incarico.
Il mondo avrebbe richiesto un presidente statunitense carico di umanità, cosciente dei diritti dei popoli, con assiomi etici basati su valori umani solidi, con strategie dirette verso la pacificazione degli spiriti, tra quelle qualità che rendono un uomo tale da essere considerato come fonte di luce propria. Ci si aspetta che Donald Trump non commetta gli stessi errori e consideri il pianeta come un insieme di paesi con diritti sovrani per agire in Conseguenza. È quello che desidera ogni donna o uomo di Bene Profondo.
Fonte: Hispan Tv
Traduzione: Manuel de Silva

 
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