giovedì 1 marzo 2018

LIVORNO: PIENA E TOTALE SOLIDARIETA' AL CAMERATA AGGREDITO

  
 
UN COMMANDO DI VERMI ANTIFASCISTI HA AGGREDITO UN CAMERATA MILITANTE DI CASAPOUND, CON IL SOLITO INFAME COPIONE: DI NOTTE, ALLE SPALLE, IN 4 CONTRO 1, COME NELLA PEGGIOR TRADIZIONE DEI LORO NONNI
LA PIU' PIENA E TOTALE SOLIDARIETA' DELLA COMUNITA' AVANGUARDISTA AL CAMERATA E ALLA SUA FIDANZATA
 
 
-La stupidità e l’odio degli antifascisti riescono sempre a confermarsi, mai a smentirsi e a smentirci. Questa notte a Livorno un militante di CasaPound che stava tentando di riattaccare un manifesto strappato in via Garibaldi è stato assalito da quattro persone con i cappucci alzati e armati di bastoni. I quattro antifascisti dediti alla violenza cieca hanno pestato il militante di Cpi e hanno sfondato i finestrini della sua auto, all’interno della quale era presente la fidanzata incinta, fortunatamente rimasta illesa anche se sotto choc. Il militante di CasaPound è stato trasportato al pronto soccorso di Livorno in codice rosso e a causa dell’aggressione rischia adesso di perdere l’occhio.
Sul vergognoso episodio è intervenuto con un comunicato stampa Simone Di Stefano: “E’ incredibile quello che sta accadendo in Italia – ha sottolineato segretario nazionale di Cpi- Mentre le più alte cariche dello Stato vanno manifestando e lanciano allarmi sul sedicente pericolo fascista, gli antifascisti lanciano cacce all’uomo, rivendicano con orgoglio brutali pestaggi, aggrediscono e insultano le forze dell’ordine nella totale impunità. Al nostro militante aggredito, la più totale solidarietà e vicinanza”
Il segretario nazionale di CasaPound ha poi chiesto l’intervento del ministro dell’Interno: “Al ministro Minniti, invece, che non ha ritenuto di spendere una parola sulle minacce di chi ha promesso di mettere a ferro e fuoco Roma per impedirci di parlare al Pantheon questo pomeriggio, annunciando una manifestazione senza autorizzazione nella ‘green zone’, chiediamo invece cosa si debba aspettare ancora per intervenire. Gesti vigliacchi come questi, o come quelli di Torino, Piacenza, Palermo, non fanno altro che rendere plasticamente evidente qual è la verità storica del periodo in cui ci stiamo trovando a vivere: un movimento come CasaPound che si organizza, si impegna, si presenta alle elezioni e cerca di cambiare il mondo facendo politica e una massa di vecchi partiti che, pur di mantenere il loro posto alla guida del paese, cedono al ricatto dei violenti”.
                                                                                                                                    Alessandro Della Guglia
 

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