“Contro Roma, città dell' anima, sta Chicago, capitale del maiale”
Berto Ricci
«Perché l’Italia ha ancora così tanti monumenti fascisti?». Il New Yorker provoca, la rete lo stronca
«Come mai gli Stati Uniti si sono impegnati in un controverso processo di smantellamento del suo passato confederato, la Francia si è liberata di tutte le strade intitolate al maresciallo collaborazionista Pétain e l’Italia ha permesso ai suoi monumenti fascisti di sopravvivere incontrastati?».
La domanda, secca e provocatoria, viene da un articolo pubblicato tre giorni fa sul sito del New Yorker, il noto settimanale americano, a firma di Ruth Ben-Ghiat, docente di storia e studi italiani presso la New York University. L’articolo fa riferimento in particolare al Palazzo della Civiltà Italiana al'Eur, che viene descritto come «una reliquia di un'aberrante aggressione fascista», e si nota come «lungi dal prendervi le distanze in Italia viene celebrato come una icona modernista», rimarcando quindi come nel 2004 fu riconosciuto come «sito di interesse culturale», nel 2010 fu completata una parziale ristrutturazione e cinque anni dopo la casa di moda Fendi vi trasferì il suo quartier generale. L'articolo segnalato sui profili social del magazine ha scatenato un vero e proprio dibattito, con numerosi interventi di lettori - italiani e americani - molto critici nei suoi confronti, e una netta minoranza a favore.
L’autrice cita tra gli altri il museo di Predappio e le ultime parole della presidente della Camera Laura Boldrini, intenzionata a rimuovere i simboli relativi al fascio, chiedendosi infine quando l'Italia si impegnerà concretamente nella cancellazione dei resti di quell'oscuro passato.
«Gli italiani e gli americani hanno un concetto di storia nazionale profondamente diverso» è quello che si legge in una delle repliche più argomentate. «Possiamo capirlo, non avete una storia così antica […] Noi proteggiamo e capiamo la nostra storia». Mentre molti commentatori italiani semplicemente sottolineano un fatto: in Italia non siamo abituati a distruggere la storia e il nostro passato. «Sono cose che fa l'Isis».
FONTE: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-10-08/perche-l-italia-ha-ancora-cosi-tanti-monumenti-fascisti-new-yorker-provoca-rete-stronca-121459.shtml?uuid=AEiYSLhC&refresh_ce=1
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