domenica 4 giugno 2017

FIREBALL IL VIRUS CONTRO LE AZIENDE ITALIANE


Fireball, il virus cinese che prende di mira le aziende italiane

Il virus sarebbe partito dalla Cina per diffondersi poi in tutto il mondo e colpirebbe prendendo il controllo dei browser, trasformandoli in computer zombie

4 Giugno 2017 - L’ultima minaccia scoperta da Check Point, se i dati saranno confermati, può essere considerata come una delle più grandi violazioni informatiche mai individuate. Secondo l’azienda esperta in sicurezza informatica, un malware, soprannominato Fireball, sarebbe riuscito a compromettere più di 250 milioni di computer. Tra cui anche quelli di molte aziende italiane.

Il virus sarebbe partito dalla Cina per diffondersi poi in tutto il mondo e colpirebbe prendendo il controllo dei browser, i quali successivamente sono, una volta che il codice malevolo è riuscito a penetrare nei dispositivi delle vittime, trasformati in computer zombie, macchine pronte a soddisfare ogni richiesta degli hacker. Attraverso Fireball, infatti, i cybercriminali possono lanciare sui pc colpiti qualsiasi tipo di codice malevolo. E non è tutto. Il malware “cinese” sarebbe anche in grado di dirottare il traffico web degli utenti verso pagine pubblicitarie e generare in questo modo introiti.

Fireball: come colpisce

Per aumentare il traffico pubblicitario Fireball installa sui browser delle macchine infettate dei plug-in. Stando alle informazioni di Check Point, sembrerebbe che dietro al virus ci sia proprio una grande agenzia di digital marketing con sede a Pechino. Rafotech, questo il nome dell’azienda cinese, utilizzerebbe il malware per sabotare i browser, sostituendo i motori di ricerca di default, con dei motori di ricerca falsi. I rischi per gli utenti sono tanti. Fireball può spiare l’attività internet degli utenti, acquisire le loro credenziali e, come detto, eseguire sui computer infettati qualsiasi codice malevolo.

Colpite milioni di aziende

I paesi più colpiti da Fireball sono India e Brasile. Le conseguenze di Fireball potrebbero essere catastrofiche, vista l’ampiezza e la diffusione della minaccia. Tra i 250 milioni di computer colpiti, il 20%, secondo i dati forniti da Check Point, apparterrebbero alle aziende. L’infezione sarebbe arrivata anche in Italia, dove quasi il 23% delle imprese ha almeno un dispositivo colpito da Fireball.
 

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