Quella conferenza a Costa Volpino criticata anche da uno studente
Un evento organizzato dalle associazioni Resistenza storica e Antifascismo militante in collaborazione con l’Associazione partigiani (ANPI) e rivolto ad un pubblico di studenti. All’evento parteciperà anche Piero Purini, storico del gruppo Resistenza storica di Udine e ricercatore da anni impegnato sul tema con diversi scritti che hanno creato non poche discussioni. Purini, infatti, è da molti ritenuto un «revisionista», o addirittura un «negazionista» delle Foibe.
Lo storico ha scritto e detto più volte che «gli infoibati furono una minoranza di poche decine di persone» e che «sull’esodo, ha giocato molto di più la paura di un sistema economico e politico demonizzato dal fascismo, dalla Chiesa e dall’influente DC che di là dal confine spingeva per la partenza del maggior numero di persone».
Al di là della manifestazione in sé, che può essere condivisa o meno, ma soprattutto seguita o meno, ciò che ha sollevato le polemiche è il fatto che è stato deciso che gli studenti che parteciperanno alla conferenza riceveranno in cambio dei crediti formativi, dei “punti” dunque in vista della futura Maturità.
Michele Schiavi è uno studente di quarta superiore che ci ha scritto una lettera al riguardo, esprimendo la propria contrarietà alla cosa. Vi proponiamo le sue parole:
Sono uno studente che frequenta la 4 Superiore e per noi, anche in vista della nuova maturità, i crediti formativi sono molto importanti. Basti considerare che con la riforma della maturità che coinvolgerà gli studenti del mio stesso anno, i crediti formativi (che si ottengono sia con la media scolastica dei voti, sia con attività extrascolastiche) incideranno per il 40% sulla valutazione finale.
È per questo che leggere di iniziative anti-storiche che garantiscono crediti aggiuntivi agli studenti che vi partecipano fa arrabbiare. E fa arrabbiare ancora di più sapere che un’iniziativa che aiuterà a imparare in maniera errata la nostra storia sia ospitata in un ambiente pubblico, di proprietà comunale.
Di cosa sto parlando? Del convegno “Il punto sulla ricerca storica”, organizzato con la collaborazione dell’ANPI, che si terrà sabato a Costa Volpino come evento legato alla Giornata del Ricordo delle Vittime delle Foibe. Come relatore sarà presente Piero Purini, noto “storico” con posizioni riduzionistiche sul tema.
Non solo ciò che l’ANPI, e altre strane e sconosciute sigle come “Resistenza” e “antifascismo militare”, hanno deciso di organizzare per Sabato 11 è contro la legge che disciplina i reati di negazionismo, ma è anche fortemente diseducativo. Quale è il messaggio che passa a noi studenti? Che la storia si può scrivere a proprio piacere? Che possiamo accettare solo gli eventi storici che sono di nostro piacimento? Che non c’è nulla di male nel fatto che certi amministratori comunali autorizzino convegni in cui si nega o si riduce la portata del massacro delle Foibe? Che si possono dimenticare, in nome di qualche strana ideologia politica, più di 10.000 vittime?
“Una generazione che ignora la storia non ha passato… né futuro.
(R. A. Heinlein)
Sul tema, ripreso da diverse testate giornalistiche nazionali, sono intervenuti anche i senatori Maurizio Gasparri e Carlo Giovanardi, i quali hanno presentato un’interrogazione alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli per denunciare quella che secondo loro è «un’iniziativa scandalosa». Molto criticata la presenza di Purini, definito dai due senatori «un noto riduzionista», appartenente a quella corrente che sminuisce la pulizia etnica perpetrata dall’esercito di Tito nei confronti degli italiani. Gasparri e Giovanardi chiedono cosa pensi il ministro «dell’iniziativa organizzata a ridosso del giorno del ricordo» e etichettano come «ancora più scandaloso» il fatto che «agli studenti sarebbero assegnati crediti formativi per la presenza all’incontro».
Non si è fatta attendere, come riporta il sito My Valley, la risposta degli organizzatori della conferenza, i quali hanno spiegato che loro «rilasciano solo un semplice attestato di partecipazione. Spetta poi alle scuole decidere in piena autonomia se riconoscere o meno dei crediti formativi». Su Piero Purini, che sta effettuando un censimento di italiani esiliati e di quelli finiti nelle Foibe, gli organizzatori precisano invece che è stato invitato «per aiutare a comprendere meglio questo periodo storico, di cui la destra fascista parla spesso a sproposito, usandolo solo come argomento per bilanciare la Giornata della memoria, dedicata alle vittime della Shoah nazista».
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