venerdì 11 maggio 2018

ONORE E GLORIA AGLI ALPINI D'ITALIA

 
ONORE  E GLORIA IMPERITURI AL CORPO DEGLI ALPINI
GENTE CHE SA GETTARE IL CUORE OLTRE QUALSIASI OSTACOLO
IL PIU' PROFONDO DISPREZZO PER QUELLA BANDA DI FIGLI DI ...PAPA'
AUTOPROCLAMANTISI "ANARCHICI"CHE GIOCANO A FARE I FINTI POVERI
COI SOLDINI DEI LORO RICCHI GENITORI
 
RIPORTIAMO DUE ARTICOLI DEGNI DI NOTA

Lode agli Alpini, lode all’Adunata!

 

E disprezzo infinito per gli anarchici, contro i quali abbiamo già avuto modo di esprimere la nostra opinione qualche giorno fa, in occasione di quella straccioneria di abbozzo di protesta, proposta da qualcuno con molto poco da fare nella vita e molto da disturbare nella società civile.
Ma gli Alpini, quelli offesi e vilipesi, reagiscono con signorilità. “Le divisioni non servono a nulla” dicono nel loro comunicato ufficiale alla vigilia della ricorrenza. Toni ben diversi dai poveretti che li avevano definiti in modi ai quali è meglio non dedicare nemmeno un pochino del nostro tempo futuro.
L’odio per la patria e, nello specifico, perfino per i suoi successi storici, sta alla base dell’ostilità – per fortuna minoritaria – che alcune frange ristrette di giovinastri mostrano contro i corpi che hanno fatto la storia di questo Paese.
La semplificazione idiota “guerra = cattiveria” purtroppo ha prodotto negli ultimi decenni vere orde di ritardati senza costrutto o idea del futuro. Non si tratta solo degli anarchici, ma di tutti coloro che vi somigliano, come mentalità disgregatrice richiamante a una specie di “comunismo” che con il comunismo non ha nulla a che fare.
E così sono i centri sociali, che ci hanno fin troppo abituato alle loro scorribande. Così sono i ragazzi che a Bologna se la prendevano con i tornelli, con le regole, con qualsiasi forma di disciplina. Così sono anche gli anarchici “contro la guerra”, anche quella che ha permesso a loro di essere quello che sono oggi in quanto cittadini italiani, anche quella che ha interessato le proprie case.
Agli Alpini, i malvagi Alpini, si devono gran parte delle imprese che perfino “l’Italia che non sa combattere” ha dimostrato di poter fare. Agli Alpini si deve un contributo essenziale alla resistenza sul Monte Grappa, nel novembre 1917, dopo Caporetto nel primo segnale di riscossa. Anche agli Alpini si deve infine la riscossa stessa, guidata da Armando Diaz.
Gli Alpini, insieme agli Arditi, sono stati tra i protagonisti del nostro passato. E dovrebbero esserlo anche del nostro presente, del nostro futuro. E non in quanto soldati cattivi uccisori di uomini, ma in quanto membri di un corpo che ha sempre rappresentato la comunità e che l’ha sempre difesa, com’è giusto che sia.
Perché gli Alpini, gli Arditi, ma i soldati in generale, meritano rispetto. Meritano onori e solidarietà. Difendono la libertà della società civile, proteggono i cittadini comuni, quelli che non combattono ma lavorano.
Al contrario di qualche straccione che invece resta utile – nella migliore delle ipotesi – solo a diffondere droghe, alcool e ascoltare canzonette al concerto del Primo Maggio. Chiudiamo pubblicando l’Inno del corpo, nella speranza che sempre più italiani lo ascoltino cercando di ricordare, finalmente, anche il loro passato migliore. Che l’indifferenza sia, una volta per tutte, sconfitta.
Viva l’Adunata! Viva gli Alpini!

 
FONTE:http://www.oltrelalinea.news/2018/05/11/lode-agli-alpini-lode-alladunata/
 

 
L’idiozia anarchica insulta gli Alpini e disprezza l’Italia
 
Sono comparsi a Trento dei volantini zeppi di insulti contro il corpo degli Alpini in concomitanza dell’adunata nazionale. La paternità di tale ignobile gesto è stata attribuita a gruppi anarchici, i quali hanno riempito di infamia gli alpini, dipingendo l’adunata come una riunione di barbari alcolizzati, violenti e l’immancabile accusa di sessismo verso le penne nere, come se avessimo a che fare con un’orda di orchi scatenati. Nel volantino, viene sottolineata l’accoglienza agli stessi in una città “zeppa di bandiere italiane”, nel peggiore del disprezzo per i nostri colori, inzuppandolo della solita retorica anti patriottica.

Questo ignobile gesto atto a infamare gli Alpini e l’Italia intera, prende un significato ancora più importante perché fatto a Trento, città simbolo del sacrificio dei nostri militari durante la Prima Guerra Mondiale.
C’è da ricordare a tali ignobili personaggi autori dei volantini, che i nostri Alpini hanno una storia gloriosa alle spalle, e sono protagonisti di un presente altrettanto alto per l’Italia intera. Nella prima guerra mondiale combatterono con onore, venendo massacrati nei famosi assalti in trincea alla baionetta. Mesi e mesi al fronte, costruendo trincee, condotti e gallerie, strade che servivano al rifornimento, alla protezione e all’avanzamento del fronte contro il nemico austriaco, finendo spesso come carne da macello in pasto al nemico meglio equipaggiato, e nonostante tutto lo vinsero quel maledetto conflitto.
Durante la campagna di Russia nella disgraziata ritirata di Nikolajevka, si fregiarono di onore, guadagnandosi rispetto dagli allora nemici sovietici della Armata Rossa. Nessun commilitone ferito venne lasciato indietro, e parte di loro subirono anche le atrocità dei campi di prigionia tedeschi, dopo il famoso 8 settembre. Molti di loro non fecero più rientro, e chi ebbe la fortuna di tornare dai propri cari, rimase segnato per tutta la vita. Ricordiamo anche che l’ANA (associazione nazionale alpini), in segno di pace ha costruito scuole, asili e si appresta a commissionare un ponte in Russia, finanziato tramite donazione di soci e privati, per solidificare il legame di fratellanza con il popolo russo e cancellare i ricordi del conflitto mondiale.
In periodo di pace gli Alpini hanno partecipato in diverse missioni estere: ricordiamo quella del Libano, mentre in patria garantiscono una presenza continua sia come corpo professionista, sia come volontari attraverso l’ANA (associazione nazionale alpini), come protezione civile.
La protezione civile degli Alpini , formata per la stragrande maggioranza da volontari, è sempre stata presente rapidamente ed in prima linea ad ogni tragedia: terremoti, inondazioni, frane e dissesti idrogeologici, fornendo un servizio totalmente gratuito alla comunità, autofinanziato dai numerosi soci. Gli alpini sono anche gli angeli delle nostre montagne, avendo un reparto di soccorso agli escursionisti.
Si stampino bene nella testa i signori anarchici dei volantini, che gli alpini sono da più di cent’anni un pilastro del nostro paese, un orgoglio che si fonde con la nostra storia e la nostra bandiera. Le penne nere sono tra il meglio di questo paese, un popolo con il distintivo sul cuore, amato tantissimo dagli italiani e da molti stranieri.
Gli anarchici autori dell’infame gesto, non sono nemmeno degni di imbrattare con la loro becera retorica anti-patriottica la reputazione e la storia delle penne nere. Un odio per tutto quello che richiami alla patria figlio del lassismo parassita tipico dei classici figli di papà, di chi non trova una collocazione sociale, causa manifesta inutilità. Facciano pace con il cervello o semplicemente, se a loro schifa così tanto la presenza degli Alpini, trovino altri paesi nel mondo disposti a sopportare la loro inutilità.
Nella speranza che tali persone responsabili di questo gesto vengano assicurate alla giustizia e punite adeguatamente, siamo a dire con forza VIVA L’ITALIA VIVA GLI ALPINI!!!
(di Simone Nasazzi)

FONTE : http://www.oltrelalinea.news/2018/05/04/lidiozia-anarchica-insulta-gli-alpini-e-disprezza-litalia/

Nessun commento:

Posta un commento