giovedì 5 luglio 2018

DALMINE, 6 LUGLIO 1944

 
SONO PASSATI I "LIBERATORI"
 
Quel 6 luglio non si dimentica. Non si dimentica la scia di sangue che usciva dalla chiesa di San Giuseppe dove furono portati i feriti e i caduti subito dopo il bombardamento, non si dimentica la morte di padri, mariti, figli, partiti per recarsi al lavoro in una giornata qualunque e non più tornati, non si dimentica il rumore assordante e il fumo, visibile anche a chilometri di distanza, che ha investito Dalmine il 6 luglio 1944.
Operazione 614 è il nome in codice dell’azione di bombardamento americana di otto località diverse dell’Italia settentrionale, ancora occupata dai tedeschi, fra cui le acciaierie di Dalmine-Bergamo, conosciute anche come Officine Mannesmann. Due gruppi di bombardieri provenienti dal Sud Italia, giunsero alle 11del 6 luglio sopra la fabbrica di Dalmine (che lavora a commesse militari per la Germania) scaricando oltre 77 tonnellate di bombe. Furono distrutte le acciaierie, gli aggiustaggi e le finiture, gravi i danni subiti dai laminatoi e dagli uffici.
278 vittime e più di 800 i feriti.
Li chiamano sempre i liberatori...

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