lunedì 2 luglio 2018

ESSERE AVANGUARDIA: quando Matteo era appena maggiorenne

lega nazionalpopolare
 
Per l'ennesima volta, Grazie Stefano
 
IERI,1991


Il 16 ottobre 1991 si svolge a Pomezia l’assemblea di fondazione della Lega Nazionalpopolare. Anche se il leader riconosciuto del nuovo movimento è Stefano delle Chiaie, appena uscito indenne dai due processi per strage (piazza Fontana e Bologna) non si tratta di una semplice rigenerazione di Avanguardia nazionale che era stata messa al bando nel giugno 1976 e si era sciolta dieci anni dopo quando Delle Chiaie aveva deciso di liberare i suoi camerati dal vincolo associativo per rientrare in Italia e chiudere i conti in sospeso con la giustizia italiana. Alle origini della Lega, infatti, c’è un documento a tre mani, scritto da Delle Chiaie, Menicacci e Maceratini e la crisi della componente nazionalpopolare del Msi dopo il fallimento della segreteria Rauti e il suo posizionamento antiracheno nella Guerra del Golfo. La nascita della nuova organizzazione era stata anticipata a luglio da “la Repubblica”:
Stefano Delle Chiaie, uno dei maggiori esponenti dell’ estremismo di destra, ha fondato un partito, che si presenterà alle prossime elezioni politiche, la “Lega nazionalpopolare”. Il partito nasce la scorsa primavera dalle ceneri dell’ associazione “Il punto”, fondata dallo stesso Delle Chiaie. A determinare la rottura definitiva col Msi, la fine della segreteria Rauti. “La Lega – si legge su ‘ Publicondor’ , bollettino del movimento – si prefigge di portare a un eventuale confronto elettorale un progetto alternativo, rappresentante un quarto polo che, contro gli schieramenti democristiani, socialisti e laico-conservatori, raggruppi quelle forze nazionali e popolari che non rinunciano agli ideali di giustizia, di libertà e di sovranità, oggi minacciati dal neocapitalismo finanziario”.
Il dibattito costituente della LNP aveva coinvolto numerose personalità dell’area, da Rognoni a Murelli, ma alla fine tra i leader più noti l’unico ad aderire è Tomaso Staiti di Cuddia. Il movimento è presentato a Milano ai primi di dicembre. L’incontro è raccontato così da “la Repubblica”:
Un quadrifoglio in campo bianco con la scritta: “Lega nazional popolare”. Stefano Delle Chiaie, il fondatore di Avanguardia nazionale, imputato uscito assolto dai processi per strage (da Piazza Fontana all’ eccidio di Bologna), cerca di rientrare sulla scena politica puntando “sulla voglia d’ opposizione del paese”. Giovedì sera Delle Chiaie ha presentato la sua nuova creatura politica a Milano, insieme al deputato ex missino Tomaso Staiti di Cuddia, presidente della neonata formazione. Nella sala di Palazzo Dugnani c’ erano una sessantina di persone: molti ex militanti del Fronte della gioventù (l’ organizzazione giovanile missina), un paio di ragazzi con la kefiah palestinese al collo, qualche coppia di attempati militanti dell’ ultradestra. La Lega di Delle Chiaie e Staiti, battezzata ufficialmente ai primi di ottobre durante un “forum” di fondazione a Pomezia, ha l’ ambizione di “collegare i movimenti di protesta senza esasperare i localismi, ma rispettando anche le specificità di ogni esperienza”. Velleità di concorrenza “da destra” con il senatore Bossi? “Nient’ affatto – ha spiegato Delle Chiaie – Non cadiamo in questa trappola. Gli spazi politici sono diversi. E poi non siamo un movimento di destra”. “Ben venga tutto quello che sfascia e demolisce questa situazione ormai marcia – ha aggiunto Staiti di Cuddia – La lega di Bossi, le picconate di Cossiga, il Cocer dei carabinieri: l’ importante è che si seppellisca al più presto il cadavere di questo sistema che ormai sta ammorbando l’ aria. Poi, una volta bonificato l’ ambiente del paese, forse si ripresenteranno una destra e una sinistra, ma per ora è fondamentale demolire”. Delle Chiaie e Staiti hanno annunciato la presentazione della Lega nazional popolare alle prossime elezioni politiche. Secondo i due fondatori il movimento conterebbe, già ora, su un forte radicamento in Campania, Puglia, Basilicata e Sicilia. Quanto al programma politico l’ ex leader di Avanguardia nazionale si è limitato a una lunga sfilza di no. “Il nostro sogno è ridare a questo paese una vera opposizione – ha detto Delle Chiaie – e del resto la nostra storia giudiziaria è storia di oppositori irriducibili. Siamo contrari a riforme truffa come il premio di maggioranza e il presidenzialismo. Siamo contro un sistema di potere fatto di partiti fantoccio al servizio di potenti interessi finanziari. So che questa può sembrare un impresa folle – ha concluso – ma alcuni di noi vengono da un passato di follia, che pure sono riusciti a superare”.
Nell’inverno 1992 la Lega nazionalpopolare aderisce al cartello della Lega delle Leghe per le elezioni politiche (ma alla vicenda elettorale e alla proliferazione di deliri complottisti ad essa connessa dedicherò un post successivo). Nel gennaio del 1993 la Lega nazionalpopolare  tiene a Roma il suo congresso. Tra le decisioni anche il cambio di nome. Il movimento diventa Alternativa Nazionalpopolare. Ecco il dispaccio dell’Adnkronos:
Roma, 11 gen. – (adnkronos) – Si e’ concluso IERI sera il congresso della Lega nazional popolare. Nella relazione finale, Stefano Delle Chiaie – l’ex leader di ”Avanguardia nazionale”, fondatore, nel 1991, del movimento ”Alternativa nazionalpopolare”- ha dichiarato che ”primo impegno per dare vita a un cambiamento reale dovrà essere la creazione di un’alleanza tra le categorie operaie e agricole con le piccole e medie imprese. progetto, questo – ha proseguito Delle Chiaie – sul quale il marxismo ha fallito, e che i nazionalpopolari intendono rilanciare attraverso le proposte sulla socializzazione delle imprese. ‘Alternativa nazionalpopolare’ – ha concluso- continuerà nel suo trasversalismo, confrontandosi, senza preclusioni, in tutti quei movimenti che si riconoscono nell’opposizione al modello neocapitalista”. Tra le altre deliberazioni del congresso, la costituzione di un comitato per portare aiuti nella zona di confine in cui sono stati deportati i palestinesi di Hamas e una serie di incontri pubblici con esponenti della resistenza croata e bosniaca.
OGGI,2018 
 
  Ci sono i “popoli dell’Europa”, le singole nazioni, che devono essere “liberati” e non più il Nord Italia, la Padania, dall'odiata Roma ladrona dei tempi della Lega di Bossi. Nel primo raduno di Pontida con Salvini al governo in qualità di vice premier e ministro dell’Interno (e senza lo storico fondatore Bossi), il leader leghista sposta l’asse della politica del C...arroccio dal piano nazionale a quello europeo, per una battaglia interna alla Unione Europea che porti al rafforzamento dei confini esterni in chiave anti immigrazione e la Lega a lavorare a “un’alleanza dei populisti, parola che per me è un complimento”. E promette “trent’anni di governo” di “un’Italia che non ha paura di niente e nessuno”.
“Io penso a una ‘Lega della Leghe ‘in Europa, che metta insieme tutti i movimenti liberi che vogliono difendere i propri confini e il benessere dei propri figli: è questo il futuro, pacifico e sorridente, a cui stiamo lavorando”, ha detto Salvini.
Una idea forza, quella della Lega delle Leghe che può sembrare innovativa, originale, che può allargare i confini culturali e geografici del Carroccio 3,'0 ma, per amore della verità, non si tratta di nulla di nuovo.
Il nostro paese, ha già conosciuto l'esistenza di una Lega delle Leghe, movimento politico che raggruppò la Lega Meridionale di Domenico Pitella, La Lega Nazional Popolare di Stefano Delle Chiaie, e di Tommaso Staiti di Cuddia il Fronte del Sud dell'ex senatore del Movimento Sociale Italiano Angelo Manna e dell'ex allenatore del Napoli Gennaro Rambone.
Un movimento politico capace di presentarsi alle elezioni politiche del 1992 in contrapposizione alla Lega Lombarda ed alla sua visione disgregatrice, proponendo, con un linguaggio, che potremmo definire sovranista e risorgimentale, una concezione organica e democratica dello stato, ponendosi come obiettivi politici la pacificazione nazionale, il benessere e l'unità del popolo italiano.
Una lista, presente solo in alcune circoscrizione, che non conquista eletti, nonostante l'ottima affermazione di Domenico Pitella, candidato al Senato nel collegio di Lagonegro dove conquista il 12,6% dei voti che alla Camera dei Deputati nella circoscrizione elettorale Potenza Matera in cui ottiene 4881 preferenze.


 Sulla questione Lega delle Leghe in salsa salviniana è intervenuto, con un breve post, pubblicato sulla sua pagina Facebook Vincenzo Nardulli, leader degli avanguardisti pugliesi della roccaforte nera di Mola di Bari, stretto collaboratore di Stefano Delle Chiaie che ha dichiarato: ora Salvini vuole fare la Lega delle Leghe. Noi l'abbiamo fatta nel 1991. essere avanti di quasi 30 anni non paga ma ci gratifica."


FONTI: http://www.ugomariatassinari.it/lega-nazionalpopolare/
           http://www.fascinazione.info/
 

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