lunedì 18 dicembre 2017

Vittoriosa ad Alessandria ...

DECIMA FLOTTIGLIA NOSTRA

 
Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre 1941

si compie l'impresa di Alessandria

« ...sei italiani equipaggiati con materiali di costo irrisorio hanno fatto vacillare l'equilibrio militare in Mediterraneo a vantaggio dell'Asse. »
(Winston Churchill)



 



Nell'impresa di Alessandria sei Uomini della Decima Mas, a bordo di tre mezzi d'assalto subacquei denominati colloquialmente "maiali" e tecnicamente siluri a lenta corsa (SLC), penetrarono nel porto di Alessandria d'Egitto ed affondarono con testate esplosive le due navi da battaglia britanniche HMS Queen Elizabeth(33.550 t) e HMS Valiant(27.500 t), danneggiando inoltre la nave cisterna Sagona (7.750 t) ed il cacciatorpediniere HMS Jervis (1.690 t).

Quella che è senz'altro la più celebre delle azioni della Xª Flottiglia MAS, denominata operazione G.A.3, venne effettuata nella notte tra il 18 ed il 19 dicembre 1941. Si trattò di una sorta di rivincita delle forze armate italiane per le gravi perdite navali subite nella notte di Taranto(novembre 1940) e proiettò nella leggenda i nomi di Borghese e del suo sommergibile, lo Scirè
 



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CALENDARI 2018 AVANGUARDIA BERGHEM

 
 DEDICATO ALLE SIGNORE



 
 
 
 

domenica 17 dicembre 2017

INTERVISTA A DIEGO FUSARO

 

Populismo e aristocrazia finanziaria: chi è più antidemocratico?

«​Il populismo non è necessariamente anti democratico, può essere orientato ed educato in forme democratiche. Quel che è certo è che l’opposto del populismo oggi è antidemocratico perché la lotta contro il populismo viene cavalcata dall’élite finanziaria e dal suo ceto intellettuale per tutelare il proprio dominio non democratico»

Continua il dialogo sul populismo e dopo De Benoist, Tarchi e Veneziani interviene sul tema Diego Fusaro che offre una prospettiva basata sui rapporti di forza tra “dominanti” e “dominati”. Una visione che affonda le sue radici nel pensiero di Marx e di Hegel e che si pone in rapporto dialettico con l’illuminismo, ritenuto da Fusaro indispensabile, per aver spazzato via il vecchio ordine della società di ceto e di “ancien regime” ma, al contempo insufficiente per aver lasciato l’umanità in balia del sistema dell’atomistica, incapace di costruire una comunità all’altezza dei tempi.
Il termine “populismo” è uno dei più ricorrenti nel dibattito politico odierno e viene frequentemente utilizzato come elemento discriminatorio nei confronti dell’una piuttosto che dell’altra forza politica. Al fine di sgomberare il campo da false interpretazioni, potrebbe illustrarci cos’è oggi il populismo?
Come ho cercato di mostrare nel mio libro
Pensare altrimenti. Filosofia del dissenso (Einaudi, 2017) populismo è una di quelle categorie, di quelle parole di conio, della neolingua capitalistica a beneficio dell’aristocrazia finanziaria come classe dominante.
L’aristocrazia finanziaria, con la complicità degli intellettuali, a guinzaglio più o meno lungo, utilizza una serie di categorie per santificare i rapporti di forza e per impedire alla base qualsiasi tentativo di rovesciamento dell’assetto capitalistico dell’odierno totalitarismo glamour del libero mercato. Populismo è, appunto, la categoria con cui gli intellettuali di riferimento dell’élite dominante demonizzano ogni prospettiva che assuma il punto di vista del popolo dominato e non dell’élite dominante.
Populismo è, quindi, la categoria con cui a vario genere e in diverso modo si assume la prospettiva legata agli interessi materiali delle classi dominate, dette anche popolo, il quale è oggi composto essenzialmente dal vecchio proletariato e dalla vecchia borghesia, dalla vecchia classe lavoratrice e dal vecchio ceto medio che sono oggi finiti in un unico ceto sociale, quello del “precariato”, che si caratterizza per essere pauperizzato e precarizzato. Pauperizzato perché reso sempre più povero, precarizzato perché reso instabile tanto nel mondo del lavoro, quanto in quello della vita mediante la flessibilizzazione integrale delle forme etiche dell’esistenza, dalla famiglia allo Stato, passando per gli enti intermedi.
Il populismo, come categoria, riemerge nei momenti critici della storia. Potremmo, dunque, esclusivamente definirlo come fenomeno di reazione verso la classe dominante, oppure ha delle radici filosofico culturali?
La storia del concetto di populismo sarebbe interessante e anche feconda. La categoria di populismo come sappiamo nasce in Russia e allude essenzialmente alla ricerca, da parte di alcuni intellettuali, di un contatto con il popolo alla difesa degli interessi del popolo legato alle sue tradizioni e ai suoi diritti sostanziali. Il fatto che oggi venga utilizzato come stigma negativo e quasi demonizzante la dice lunga su quanto stiamo subendo il dominio simbolico e reale da parte dell’élite dominante, la nuova classe egemonica che con Marx si chiama “aristocrazia finanziaria”.
Populismo è la categoria con cui a vario genere e in diverso modo si assume la prospettiva legata agli interessi materiali delle classi dominate, dette anche popolo, il quale è oggi composto essenzialmente dal vecchio proletariato e dalla vecchia borghesia, dalla vecchia classe lavoratrice e dal vecchio ceto medio che sono oggi finiti in un unico ceto sociale, quello del “precariato”, che si caratterizza per essere pauperizzato e precarizzato. Pauperizzato perché reso sempre più povero, precarizzato perché reso instabile tanto nel mondo del lavoro, quanto in quello della vita mediante la flessibilizzazione integrale delle forme etiche dell’esistenza, dalla famiglia allo Stato, passando per gli enti intermedi.
Diego Fusaro
L’attuale modello di crescita si innesta su un pensiero quale quello illuminista, ormai in crisi. Potrebbe ciò aver contribuito alla rinascita del populismo?
Sul tema dell’illuminismo bisognerebbe aprire una lunga parentesi. Io sulla lettura dell’illuminismo sto dalla parte di Hegel e di Marx e non da quella che mi pare sottoscrivano anche De Benoist, Veneziani e altri rispettabilissimi e stimabilissimi intellettuali contemporanei i quali si rifanno alla critica incondizionata dell’illuminismo. Io, diversamente, con l’illuminismo intrattengo un rapporto dialettico perché come Hegel, come Marx e come Fichte ritengo che esso sia stato insieme dialetticamente, indispensabile e insufficiente. Indispensabile perché ha spazzato via il vecchio ordine della società di ceto e di “ancien regime” , insufficiente perché ha lasciato l’umanità in balia del sistema dell’atomistica, come dice Hegel, frammentato, senza totalità e nemmeno più in cerca della totalità e quindi, non ha saputo più costruire una comunità all’altezza dei tempi. Possiamo dire che la situazione odierna si presenta esattamente come quella di allora dal momento che vige il sistema dell’atomistica in una forma inedita di globalizzazione dei mercati i cui fattori producono il sistema dell’atomistica su scala planetaria senza più alcun riferimento di eticità in senso Hegeliano. In tale sistema prevale, infatti, la scomposizione atomizzante in ogni ambito: intellettuale, quello che Hegel chiamava l’intelletto astratto; sociopolitica, l’individualismo egoistico delle monadi irrelate; e poi anche a livello di modello ovvero la crescita infinita di pochi individui, quello che Hegel chiamava il cattivo infinito come cifra dell’illuminismo nella sua variante negativa come cifra dell’economia di mercato odierna. Il cattivo infinito del progresso illimitato.

Il populismo, che spesso viene presentato come anti politica, è una forma anti democratica oppure può essere visto come una neo-democrazia? E in che misura potrebbe esprimersi?
Il populismo non è affatto necessariamente anti democratico, può essere orientato ed educato in forme democratiche. Quel che è certo è che l’opposto del populismo oggi è antidemocratico perché la lotta contro il populismo viene cavalcata dall’élite finanziaria e dal suo ceto intellettuale, gli oratores post moderni di accompagnamento, per tutelare il proprio dominio non democratico. Oggi la democrazia, infatti, nel quadro della società globalizzata, ultra capitalistica, esiste solo come autogoverno delle classi possidenti e quindi come plebiscito dei mercati essenzialmente che decidono che cosa è giusto e cosa no, si innervosiscono quando il popolo, populista e xenofobo, per come viene definito, vota altrimenti rispetto ai desiderata dei mercati e dei loro agenti. Pertanto il populismo e il popolo non sono intrinsecamente né democratici, né anti democratici, possono, però, costituire sola la base di una democrazia reale quale fondamento di un vivere autenticamente comunitario, dove per democrazia dobbiamo intendere potere del demos e demos al potere. Il demos suddiviso su basi libere e ugualitarie deve amministrare la polis, ovvero la comunità politica di riferimento, quindi devono esserci la possibilità del controllo economico, politico e monetario della comunità, deve esserci la possibilità di accedere al governo, secondo l’alternanza fra il governare ed essere governati, principio che Aristotele nella politica assume come fondamento della democrazia e, inoltre, deve esserci il libero gioco delle opinioni e lo scambio del discorso, il dialogo, come fondamento della democrazia, che è la forma che dovrebbe sostanziarsi di dissensi e opposizioni, discussioni e non di autoritarismi adialogici.

È possibile che dal fermento populista venga selezionata una nuova classe dirigente?
Non credo che dal populismo in quanto tale nasca una classe dirigente o intellettuale. Credo, tuttavia, che sia più che mai necessario avere intellettuali che portino la coscienza al popolo, come avrebbe detto Lenin. Occorre, cioè, che la coscienza infelice degli intellettuali che si trovano in contraddizione con il mondo in cui vivono si sposti casualmente, proprio come fece il giovane Marx secondo le logiche del clinamen di Epicuro, in maniera non necessitata dalla parte delle classi dominate. Il problema sta oggi nel fatto che gramscianamente gli intellettuali sanno ma non sentono, il popolo sente ma non sa. Pertanto, occorrere un innesto di quella che Marx chiamava l’umanità pensante e l’umanità sofferente. Solo allora si potranno creare le basi per una rivoluzione anzitutto culturale che scalzi il modo dominante di pensare, o pensiero unico, e riabiliti il popolo come categoria che possa essere fondamento della vita democratica.


FONTE:http://www.vita.it/it/interview/2017/11/26/populismo-e-aristocrazia-%20finanziaria-chi-e-piu-antidemocratico/154/

 

sabato 16 dicembre 2017

7 GENNAIO 2018 - "Presente ai Camerati morti per l'idea"

   
 
Domenica 7 gennaio 2018 - ore 11:00
 
La Comunità di Avanguardia chiamerà il

"Presente ai Camerati morti per l'idea"
 
Cappella dei Martiri della Rivoluzione Fascista
 
Cimitero del Verano
 
Roma
 
 
 
 

mercoledì 13 dicembre 2017

QUANDO IL TUO MIGLIOR AMICO SE NE VA...

 
A RALPH,HIRO,MUSETTA E LOLA
E A TUTTI I NOSTRI MIGLIORI AMICI
 
"Si chiamano animali perchè hanno un' Anima"
Quando una mia giovane amica sentì questa frase, capì finalmente che quando dicevo che andavo a portare a spasso "l'animale", non era perchè disprezzassi Hiro, -il mio cane-, ma che quella era la parola più appropriata.
Hanno un 'Anima.
Sì.
E te ne rendi conto appieno, quando se ne vanno.
Hiro se ne è andato il 27 luglio...
Ieri è toccato a Ralph,
il cane di Magda,
a cui va il mio forte Abbraccio
So che stan giocando assieme.
So anche, che chi non ha mai avuto un Animale
che se ne è andato si metterà a ridere.
O peggio.
Come quel figlio di puttana che mi disse "ma dai, era "solo" un cane..."
 
Sarà retorica ma è bello pensare a quella Leggenda, che chi ha provato queste cose, sente come reale e "sua" ...
 
C’è un’antica leggenda, tramandata dalle tribù degli Indiani d’America, che parla del Ponte dell’Arcobaleno. Questa dolcissima leggenda è dedicata a tutte le persone che soffrono per la perdita di un animale e a tutti gli animali che hanno amato un essere umano durante la vita.
 
"Proprio alle soglie del Paradiso esiste un luogo chiamato
 il Ponte dell’Arcobaleno.
Quando muore un animale che ci è stato particolarmente
 vicino sulla terra,
quella creatura va al Ponte dell’Arcobaleno.
E’ un posto bellissimo dove l’erba è sempre fresca e profumata,
i ruscelli scorrono tra colline ed alberi
ed i nostri amici a quattro zampe possono correre e giocare insieme.
Trovano sempre il loro cibo preferito,
l’acqua fresca per dissetarsi ed il sole splendente per riscaldarsi,
e così i nostri cari amici sono felici:
se in vita erano malati o vecchi qui ritrovano salute e gioventù,
se erano menomati o infermi qui ritornano ad essere sani e forti
così come li ricordiamo nei nostri sogni di tempi e giorni ormai passati…
Qui i nostri amici che abbiamo tanto amato stanno bene, eccetto che per una piccola cosa,
ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto speciale che ha dovuto lasciarsi indietro…
Così accade di vedere che durante il gioco qualcuno di loro si fermi improvvisamente e scruti oltre la collina,
tutti i suoi sensi sono in allerta, i suoi occhi si illuminano
e le sue zampe iniziano a correre velocemente verso l’orizzonte, sempre più veloce…
Ti ha riconosciuto e quando finalmente sarete insieme,
lo stringerai tra le braccia con grande gioia, una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso,
le tue mani accarezzeranno di nuovo l’amata testolina
e i tuoi occhi incontreranno di nuovo i suoi sinceri che tanto ti hanno cercato,
per tanto tempo assenti dalla tua vita, ma mai dal tuo cuore..

E allora insieme attraverserete il Ponte dell’Arcobaleno 

per non lasciarvi mai più…"

martedì 12 dicembre 2017

USCIRE DALLA CRISI ECONOMICA: UNA PROPOSTA INTERESSANTE

comedonchisciotte-controinformazione-alternativa-primi-100-giorni
 
Inutile prendersela con la BCE, con la Commissione Europea, con i politici, con le banche, con i mercati finanziari, con l’1% che diventa sempre più ricco. Tutti fanno solo i loro interessi, l’unica domanda che ci dobbiamo porre è perchè noi 99% della popolazione non facciamo i nostri, di interessi.
 
È ORA DI MUOVERSI …
 

È ora di muoversi, l’incontro a Milano del 14 dicembre 2017 è una occasione unica e rara di discutere concretamente sulle soluzioni concrete e realizzabili per uscire dalla crisi economica.
Basta piangersi addosso, basta lamentarsi dei Trattati, basta pensare che le cose non cambieranno mai.
Perchè siamo noi che permettiamo tutto ciò.

Incontro a Milano Moneta Positiva
 
È ora di muoversi, altrimenti le cose cambieranno, ma in peggio. E sarà solo colpa nostra.
Inutile prendersela con la BCE, con la Commissione Europea, con i politici, con le banche, con i mercati finanziari, con l’1% che diventa sempre più ricco. Tutti fanno solo i loro interessi, l’unica domanda che ci dobbiamo porre è perchè noi 99% della popolazione non facciamo i nostri, di interessi.
Anzi, seguitiamo a farci abbindolare dalle briciole (gli 80 euro), dalle ideologie (destra o sinistra) o dalle collanine di vetro (i Bitcoin).
È ora di muoversi, a Milano il 14 dicembre 2017 cercheremo di aumentare la nostra consapevolezza sulle reali possibilità di cambiare il sistema a nostro vantaggio, individuando quali sono le soluzioni concrete e realizzabili per uscire dalla crisi economica.
            Tutti abbiamo la sensazione che ci sia qualcosa che non va nella nostra vita,  ma non sappiamo cosa.
Questo evento vi dà l’opportunità di svegliarvi improvvisamente dal torpore che sentite da anni, nato dall’incapacità di vedere una via d’uscita che permetta a tutti di vivere decorosamente lavorando e riprendendo le redini delle nostre vite.
Oggi tutto questo è reso possibile dalla conoscenza che abbiamo acquisito di come funziona il sistema economico e monetario, ma soprattutto di come possiamo riformarlo.
Noi la mettiamo a disposizione di tutti, nella consapevolezza che solo noi siamo gli artefici del nostro destino, ma dobbiamo riuscire ad avere le idee chiare su cosa vogliamo per la nostra vita e per quella dei nostri figli.

EL 99% DEL PUEBLO UNIDO, JAMÁS SERÁ VENCIDO.
 
comedonchisciotte-controinformazione-alternativa-primi-100-giorni
comedonchisciotte-controinformazione-alternativa-riforma-dello-stato

Fabio Conditi

Presidente dell’Associazione Moneta Positiva www.monetapositiva.blogspot.it
articoli precedenti su Comedonchisciotte per approfondire :                                                      https://comedonchisciotte.org/?s=fabio+conditi

FONTE: https://comedonchisciotte.org/e-ora-di-muoversi/

ARRESTATE IL PUPAZZO !


SIETE ALLA FRUTTA. E LO SAPETE