martedì 29 gennaio 2019

TRIESTE NON SCORDA: ONORE A MARIA PASQUINELLI


Per ricordare chi ha combattuto  per la sua terra

Per ricordare i crimini dei "liberatori" 
comunisti e anglo-americani 

Per rivendicare cosa vuol dire lottare

"10 Febbraio, dal pantano
 d' Italia è nato un fiore,
 Maria Pasquinelli"




La mattina del 10 febbraio 1947 il brigadiere generale Robert de Winton, comandante della guarnigione britannica di Pola, lasciò il suo alloggio. In quelle stesse ore a Parigi era in corso la firma del trattato di pace che assegnava la città di Pola (annessa all'Italia nel 1918) alla Jugoslavia.
Il passaggio di poteri sulla città di Pola avrebbe avuto luogo in concomitanza con la firma del trattato di pace. Per l'occasione, la guarnigione britannica era stata schierata davanti alla sede del comando ed il generale De Winton fu invitato a passarla in rassegna. De Winton, arrivato in macchina, stava avanzando verso il reparto schierato quando, dalla piccola folla presente, si staccò la Pasquinelli e, dirigendosi verso il generale, estrasse la pistola che nascondeva in una delle maniche del cappotto e gli sparò tre colpi di pistola nella schiena. Poi lasciò cadere la pistola a terra e si lasciò arrestare da uno dei soldati britannici
In tasca alla Pasquinelli venne trovato un biglietto di rivendicazione, nel quale si leggeva:
«Mi ribello, col fermo proposito di colpire a morte chi ha la sventura di rappresentarli, ai Quattro Grandi i quali, alla Conferenza di Parigi, in oltraggio ai sensi di giustizia, di umanità e di saggezza politica, hanno deciso di strappare ancora una volta dal grembo materno le terre più sacre d'Italia, condannandole o agli esperimenti di una novella Danzica o con la più fredda consapevolezza, che è correità, al giogo jugoslavo, sinonimo per la nostra gente indomabilmente italiana, di morte in foiba, di deportazioni, di esilio.»




Il 19 marzo 1947 ebbe inizio il processo contro la Pasquinelli, davanti alla Corte Militare Alleata di Trieste. L'imputata si dichiarò colpevole dei fatti addebitatigli e spiegò le ragioni che l'avevano indotta a compiere l'attentato.





Il 10 aprile la Corte alleata pronunciò la sentenza di condanna a morte. All'invito rivoltole dalla Corte ad appellarsi entro trenta giorni, la Pasquinelli rispose:
«Ringrazio la Corte per le cortesie usatemi, ma fin d'ora dichiaro che mai firmerò la domanda di grazia agli oppressori della mia terra.»


Il giorno seguente Trieste fu inondata di manifestini tricolori sui quali era scritto:
«Dal pantano è nato un fiore,  Maria Pasquinelli. Viva l'Italia» 






EVENTO FACEBOOK


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http://mariapasquinelli.blogspot.com/


venerdì 25 gennaio 2019

LA NOSTRA MEMORIA


I SOLDATI E I CIVILI MASSACRATI DAL COMUNISMO E DALLA DEMOCRAZIA IN TUTTO IL MONDO
COMPRESO LO SGANCIO DI DUE BOMBE ATOMICHE

 
I MARTIRI DELLE FOIBE

 
I SOLDATI E I CIVILI UCCISI DA MANO PARTIGIANA

 
TUTTI COLORO CHE SI SON TOLTI
LA VITA PER AVER PERSO IL LAVORO


 
TUTTE LE VITTIME DELL'USURA


TUTTI I MORTI SUL LAVORO
 
E TUTTI I CAMERATI ASSASSINATI


  IN PARTICOLARE   
  
ABATE ORESTE CILIVERGHE (BS) 01/10/1950
ADOBATI PIETRO TRIESTE 05/11/1953
ALFANO BEPPE BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) 08/01/1993
ALIBRANDI ALESSANDRO ROMA 05/12/1981
ANSELMI FRANCESCO ROMA 06/05/1978
ANTONELLI GIULIO NAPOLI 03/04/1991
ASSIRELLI ORLANDO SESTO S.GIOVANNI (MI) 27/01/1946
AZZI NICO MILANO 11/01/2007
BASSA ERMINIO TRIESTE 06/11/1953
BIGONZETTI FRANCO ROMA 07/01/1978
BILLI ACHILLE ROMA 05/04/1949
BOCCACCIO IVAN RONCHI DEI LEGIONARI (GO) 06/10/1972
CALIGIANI ORIO MILANO 26/01/1946
CAMPANELLA ANGELO REGGIO CALABRIA 17/09/1970
CECCHETTI STEFANO ROMA 11/01/1979
CECCHIN FRANCESCO ROMA 16/06/1979
CIAVATTA FRANCESCO ROMA 07/01/1978
CRESCENZI RODOLFO
CRESCENZO ROBERTO TORINO 01/11/1977
CROVACE "MAMMAROSA" RODOLFO MILANO 03/07/1984
DE AGAZIO FRANCO MILANO 14/03/1947
DE ANGELIS NANNI ROMA 05/10/1980
DE NORA PAOLO SAN GIOVANNI IN MONTE (BO)
DI NELLA PAOLO ROMA 02/02/1983
DISCALA ELIO ROMA 23/06/1994
DOMINICI BENVENUTO REGGIO CALABRIA
ESPOSTI GIANCARLO PIAN DEL RASCINO (RI) 30/05/1974
FALDUTO ANDREA
FALVELLA CARLO SALERNO 07/07/1972
FERRARI SILVIO BRESCIA 18/05/1974
FERRAZZI ANDREA GOA
FERRERO ENRICO TORINO 24/05/1985
FERRI VITTORIO PISA 15/07/1948
GATTI FERRUCCIO MILANO 04/11/1947
GHISALBERTI FELICE MILANO 27/01/1949
GIAQUINTO ALBERTO ROMA 10/01/1979
GIRALUCCI GRAZIANO PADOVA 17/06/1974
GIUDICI BRUNO
GRILZ ALMERIGO MOZAMBICO 19/05/1987
JACONIS CARMINE REGGIO CALABRIA 17/09/1971
LABBATE BRUNO REGGIO CALABRIA 15/07/1970
LUPARA SERGIO MILANO 26/01/1946
MACCIACCHINI EVA MILANO 17/01/1947
MACCIO' DIEGO TORINO 24/05/1985
MAGENES GIORGIO MEDIGLIA (MI) 09/11/1947
MAINO ANTONIO  CALA FIGUERA (SPAGNA)
MANCIA ANGELO ROMA 12/04/1980
MANFREDI RICCARDO LODI (MI) 03/06/1976
MANGIAMELI FRANCESCO TORRE DE’ CENCI (PA) 09/09/1980
MANTAKAS MIKIS ROMA 28/02/1975
MANZI LEONARDO TRIESTE 06/11/1953
MASSAIA LEONARDO MILANO 1949
MATTEI STEFANO ROMA 16/04/1973
MATTEI VIRGILIO ROMA 16/04/1973
MAZZOLA GIUSEPPE PADOVA 17/06/1974
MEGGIORIN CLAUDIO BESANO (VA) 13/06/2005
MENEGHINI ENRICO MONZA 06/02/1946
MINETTI RICCARDO ROMA 20/04/1978
MONTANO SAVERIO TRIESTE 06/11/1953
MORTARI I GINO CINISELLO BALSAMO (MI) 28/11/1947
NARDI GIANNI PALMA DI MAIORCA 16/09/1976
NIGRO FRANCESCO MELISSA 29/10/1949
PAGLIA FRANCESCO TRIESTE 06/11/1953
PAGLIAI PIERLUIGI BOLIVIA 10/10/1982
PALLADINO CARMELO NOVARA 12/08/1982
PEDENOVI ENRICO MILANO 26/04/1976
PETRUCCELLI MICHELE MILANO 14/11/1947
PISTOLESI ANGELO ROMA 28/12/1977
PRINCIPI PIETRO
RAMELLI SERGIO MILANO 29/04/1975
RECCHIONI STEFAN0 ROMA 07/01/1978
SANTOSTEFANO GIUSEPPE REGGIO CALABRIA 31/07/1973
SCARCELLA PINO
SCARPETTI ALDO
TANZI BRUNILDE MILANO 17/01/1947
TRAVERSA MARTINO BARI 13/03/1980
VALE GIORGIO ROMA 05/05/1982
VENTURINI UGO GENOVA 18/04/1970
VIVIRITO SALVATORE MILANO 19/05/1977
ZAVADIL ANTONIO TRIESTE 06/11/1953
ZAZZI EURO MILANO 03/08/1946
ZICCHIERI MARIO ROMA 29/10/1975
ZILLI EMANUELE PAVIA 05/11/1973
ZUCCHIERI MARZIO

sabato 19 gennaio 2019

PERCHÉ FACEBOOK BANNA LA RUNA ODAL


QUANDO SI DICE CHE LA LA NOSTRA NAZIONE NON E'SOVRANA...


"quando il cittadino accetta che, di dovunque venga, chiunque gli capiti in casa, possa acquistarvi gli stessi diritti di chi l’ha costruita e ci è nato; quando i capi tollerano tutto questo per guadagnare voti e consensi in nome di una libertà che divora e corrompe ogni regola ed ordine; c’è da meravigliarsi che l’arbitrio si estenda a tutto e che dappertutto nasca l’anarchia e penetri nelle dimore private e perfino nelle stalle?...
...in cui la demagogia dell’uguaglianza rende impraticabile qualsiasi selezione, ed anzi costringe tutti a misurare il passo delle gambe su chi le ha più corte"
Tratto da: Platone, La Repubblica – Cap. VIII.



Ahi serva Italia, di dolore ostello,


nave sanza nocchiere in gran tempesta,


non donna di provincie, ma bordello!

Dante 6^ canto del Purgatorio 


Tanto da recepire leggi, usi e significati d'oltreoceano

Facebook   ha catalogato la Runa Othala tra i "contenuti che incitano all'odio" e/o di "abuso verbale verso le persone".


LA RUNA ODAL PER WIKIPEDIA

Oþalan

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Oþalan
Nome Proto-germanico Antico inglese
*Ōþalan Éðel
Significato patrimonio, tenuta, beni
Forma Fuþark antico Fuþorc
Runic letter othalan.svg
Unicode U+16DF
Traslitterazione o œ
Trascrizione o, ō œ, oe, ōe
IPA [o(ː)] [eː], [ø(ː)]
Ordine alfab. 23 o 24
*Ôþalan (in italiano "patrimonio") è il nome proto-germanico ricostruito della runa del Fuþark antico o (carattere Unicode ᛟ). Tale runa compare anche nel Fuþorc anglosassone e frisone con il nome di Ēðel. Altri nomi con cui ci si riferisce alla runa sono Odal, Othila e Othala.
Può essere derivata da una variante della lettera o dell'alfabeto retico, a sua volta collegata all'Ω greca. Il nome della corrispondente lettera nell'alfabeto gotico (Gothic o.svg, 𐍉) è oþal.
Il termine oþal (radice di oþalan, alto tedesco antico uodal) è un elemento che compare in diversi nomi germanici, come "Ulderico". Anche i nomi provenienti dall'inglese come "Edmondo" che presentano il prefisso ed (dall'antico inglese ead), i nomi tedeschi come "Otto" o quelli che cominciano con adal- o od- sono tutti ricollegati a oþalan.

La runa oþalan era spesso collegata alla proprietà, all'eredità, al benessere ed alla prosperità. In particolare era associata al concetto di eredità nell'antica legislazione scandinava sulla proprietà; alcune di queste leggi sono ancora in vigore oggi, e governano la proprietà norvegese (come l'Åsetesrett, che garantisce il passaggio di proprietà dal padre al primogenito, e l'Odelsrett, che regola l'allodio).
Nelle iscrizioni runiche su oggetti, anteporre una runa oþalan ad un nome di persona significava affermare che l'oggetto apparteneva a tale persona

La oþalan compare solamente nel poema runico anglosassone (non esistendo nell'alfabeto Fuþark recente) con il nome di Eþel.
Poema runico:  
Antico inglese
ᛟ Eþel byþ oferleof æghwylcum men,


 Traduzione:
Una tenuta è molto cara ad ogni uomo,
se sa apprezzare là nella sua casa
qualunque cosa sia giusta ed appropriata in costante prosperità.
gif he mot ðær rihtes and gerysena on
brucan on bolde bleadum oftast.




LA RUNA ODAL PER FACEBOOK

Facebook   ha catalogato la Runa Othala tra i "contenuti che incitano all'odio" e/o di "abuso verbale verso le persone".
Rifacendosi ai link che postiamo sotto