"E piango, ragazzo bruciato,
ultrà di un "commando" sbagliato,
se t'hanno fregato non conta:
lo Stile di Vita è salvato"
Avanguardia Nazionale Bergamo
abbruna la sua bandiera
per il Combattente
Giancarlo Esposti
« Il 30 maggio 1974 venne ucciso a Pian del Rascino, in provincia di Rieti, Giancarlo Esposti, militante di Avanguardia Nazionale.
« Cecchinato» a freddo dal tiratore scelto dei carabinieri, maresciallo Filippi.
L’episodio, frettolosamente archiviato come conflitto a fuoco,
avvenne due giorni dopo l’attentato di Piazza della Loggia a Brescia.
L’identikit (a volto sbarbato) del giovane era apparso su tutti i giornali.
Quindi era « wanted» e non... vivo o morto, ma solo morto.
Nell’intenzione dei solerti « operatori di giustizia» ,
era stato prescelto come lo stragista,
e la sua morte tra i monti del reatino avrebbe dovuto costituire
il suggello di una ben congegnata operazione a regia,
diretta ad attribuire ai fascisti la responsabilità della strage di Brescia.
Gli « operatori» ignoravano soltanto il fatto
che Giancarlo Esposti si era lasciato crescere una folta barba…»
(Paolo Signorelli-Di Professione Imputato-Edizioni Sonda 1996).
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